Manovre di disostruzione in caso di soffocamento

Manovre di disostruzione in caso di soffocamento

 

oggetti bocca

Come intervenire?

In alcuni articoli precedenti si era già parlato a proposito di cosa fare e cosa non fare in caso di ostruzione delle vie aeree nei bambini e lattanti e di come prevenire tale evento.
E se si strozza: riflesso faringeo e soffocamento
Soffocamento: cosa non fare e cosa non dare

Oggi vi spiegherò in maniera più dettagliata le corrette manovre da effettuare in caso di ostruzione delle vie aeree, come da linee guida SIMEUP (Società Italiana di Medicina d’Emergenza ed Urgenza Pediatrica) in base al protocollo PBLS (Pediatric Basic Life Support – Supporto Vitale di Base Pediatrico).

Innanzitutto, bisogna fare un importante distinzione fra:

Lattante: al di sotto di un anno – Bambino: da 1 anno alla pubertà

Perché le varie tecniche si differenziano in base all’età.

OSTRUZIONE VIE AEREE

Secondo la statistica, l’incidenza massima avviene verso i 6 mesi –2 anni; le più comuni cause sono i giocattoli ed il cibo.
Si possono distinguere 2 gradi di ostruzione: completa o incompleta.

OSTRUZIONE INCOMPLETA DELLE VIE AEREE

*Il bambino riesce a piangere, a tossire, a parlare*

In questo caso… NESSUNA MANOVRA DI DISOSTRUZIONE
Le cose da fare sono incoraggiare il bambino a tossire e mantenere la posizione che preferisce. Stategli vicino e tranquillizzatelo come potete.
NON METTETE LE MANI IN BOCCA OD IN GOLA!!!!

Se dopo alcuni minuti non notate miglioramenti o se dopo l’espulsione del corpo estraneo persiste una difficoltà respiratoria importante, chiamate il 118 o trasportate il bambino in Pronto Soccorso.

OSTRUZIONE COMPLETA DELLE VIE AEREE

*Il bambino non riesce a piangere, a tossire, a parlare. Si nota l’instaurarsi di una rapida cianosi (colorito bluastro del volto)*
In questo caso… SI EFFETTUANO LE MANOVRE DI DISOSTRUZIONE

che consistono nel creare un brusco aumento della pressione intratoracica (OSSC) (tosse artificiale)
In questo caso, ALLERTA IMMEDIATAMENTE IL 118, senza abbandonare il bambino. La cosa migliore è chiedere aiuto e delegare un altra persona a chiamare, in modo da potersi concentrare sul bambino. Se si è soli, prima effettuate la chiamata e poi procedete con le manovre! Potete mettere il telefonino in viva voce in modo da avere le mani libere. Mantenete la calma perchè così l’attivazione della catena di soccorso sarà più rapida.
Quando chiamate, spiegate sempre:

  • La situazione
  • Da dove chiamate (indirizzo, riferimenti utili per trovare il posto)
  • Un numero al quale essere richiamati (meglio quello da cui state chiamando)
  • Il vostro nome

Non riattaccate! L’operatore del 118 può guidarvi ed aiutarvi.

LATTANTE COSCIENTE

Quando il lattante è ancora cosciente, si prosegue effettuando:

5 PACCHE DORSALI O INTERSCAPOLARI
Si effettuano posizionando il lattante prono sull’avambraccio con la testa in leggera estensione e più in basso rispetto al tronco; dopodiché si appoggia l’avambraccio sulla coscia e si applicano vigorosi colpi in sede interscapolare con via di fuga laterale (per non colpire la testa del lattante).

compressioni toracich, disostruzione pediatrica, strozzamento, soffocamento

seguite da
5 COMPRESSIONI TORACICHE
Si effettuano tenendo il lattante disteso supino sul proprio avambraccio che viene appoggiato alla propria coscia. La mano non dominante regge il collo del lattante, mentre la mano dominante comprime il torace del lattante con due dita, all’altezza della linea intermamillare (al centro del torace). Le compressioni devono essere vigorose e applicate con frequenza di circa una ogni 3 secondi.

pacche dorsali, disostruzione pediatrica, strozzamento, soffocamento

Si continua così fino alla disostruzione o fino a quando il lattante diventa incosciente.

BAMBINO COSCIENTE

Quando il bambino è ancora cosciente, si prosegue effettuando:
5 PACCHE DORSALI
Si effettuano posizionando il bambino disteso prono lungo il proprio avambraccio se piccolo, oppure in piedi, leggermente piegato in avanti col busto se più grande; in ogni caso si pone un braccio davanti alla vittima per sostenerla a livello toracico e con la mano dell’altro braccio si applicano vigorosi colpi in sede interscapolare con via di fuga laterale (per non colpire la testa del bambino).

compressioni toracich, disostruzione pediatrica, strozzamento, soffocamento

seguite da
5 COMPRESSIONI SUBDIAFRAMMATICHE
Volgarmente detta “Manovra di Heimlich”, si eseguono ponendosi alle spalle, inginocchiandosi ed abbracciando il bambino da dietro intorno alla vita; dopodiché si pone una mano a pugno tra ombelico e sterno (bocca dello stomaco), si sovrappone l’altra mano al pugno e si eseguono delle compressioni vigorose con direzione antero-posteriore e dal basso verso l’alto (movimento a cucchiaio).

movimento a cucchiaio, compressioni subdiaframmatiche, disostruzione pediatrica, strozzamento, soffocamento

Manovra di Heimlich, disostruzione pediatrica, strozzamento, soffocamento

Continuare fino alla disostruzione o fino a quando il bambino diventa incosciente.

IL LATTANTE/BAMBINO DIVENTA INCOSCIENTE

In questa evenienza, mantenete la calma ed eseguite questa SEQUENZA:

  1. Posiziona la vittima su un piano rigido
  2. Solleva la lingua-mandibola ed esegui lo svuotamento digitale del cavo orale (da fare solo se vedete un corpo estraneo affiorante) facendo attenzione a non spingerlo più in giù.
  3. Instaurate la pervietà delle vie aeree. Nel lattante, ponete il capo in posizione neutra (vedi figura sottostante),posizione neutra, disostruzione pediatrica, strozzamento, soffocamento
    nel bambino iperestendete il capo (vedi figura sottostante), in modo da evitare che il collasso della lingua ostruisca la trachea.
    capo iper esteso, disostruzione pediatrica, strozzamento, soffocamento
  4. Esegui 5 tentativi di ventilazione riposizionando il capo dopo ogni insufflazione se inefficace. Nel lattante copri naso e bocca con la tua bocca, nel bambino esegui la tecnica bocca a bocca (vedi figura sottostante). Mentre insuffli l’aria, guarda il torace che dovrebbe alzarsi di qualche centimetro. Se non si muove, riposiziona il capo e riprova. Se non succede nulla, non agitarti e prosegui nella sequenza.
  5. Inizia RCP (Rianimazione Cardio Polmonare) senza effettuare altre valutazioni. Esegui 1 minuto di RCP. La Rianimazione Cardiopolmonare consiste nell’effettuazione di MCE (Massaggio Cardiaco Esterno) alternato alle insufflazioni di aria, seguendo uno schema 30:2 (30 compressioni, 2 insufflazioni). Per eseguire un massaggio corretto, il soccorritore si deve posizionare come descritto di seguito:
    • Nel lattante. Posizionare il lattante su un piano rigido, ponendosi al suo fianco. Si effettuerà il massaggio con solo 2 dita, poggiate al centro del torace, perpendicolari allo sterno. L’altra mano sarà occupata a mantenere la posizione neutra della testa.
    • Nel bambino. Posizionare il bambino su un piano rigido, inginocchiandosi al suo fianco all’altezza del torace. Si effettuerà il massaggio con solo una mano poggiata al centro del torace, perpendicolare allo sterno. L’altra mano sarà occupata a mantenere la posizione di estensione del capo. Indicativamente si usa una sola mano nei bambini al di sotto degli 8 anni, mentre due mani nei bambini al di sopra di tale età (vedi figure sottostanti).

    neonato posizionatobambino posizionato
    Per effettuare correttamente il massaggio cardiaco esterno (MCE), occorre ricercare il punto giusto dove eseguirlo. Nel lattante si deve individuare una linea immaginaria che passa per i due capezzoli (linea intermammillare), le due dita saranno poste all’altezza di questa linea, al centro dello sterno. Nel bambino il punto di repere si trova come nell’adulto, la parte prossimale della mano si appoggia al centro del torace, il più possibile vicina alla linea di congiunzione dei due capezzoli.

    Per garantire un massaggio efficace, è necessario far in modo che:
    – ad ogni compressione il torace si abbassi di 2-3 cm;
    – ogni compressione deve essere seguita dal completo rilasciamento (rapporto 1:1);
    – il rapporto fra compressioni ed insufflazioni DEVE essere di 30:2, cioè si DEVONO alternare SEMPRE 30 compressioni a 2 insufflazioni efficaci;
    – il ritmo delle compressioni da eseguire deve essere di circa 100 al minuto;

  6. Allerta il 118 se non lo hai già fatto (ma noi lo abbiamo già fatto vero?????)
  7. Prosegui RCP in attesa del soccorso avanzato

Ovviamente, non mi dilungo sulla spiegazione delle manovre di RCP, piuttosto consiglio di frequentare un corso di primo soccorso (lo organizzano solitamente le varie associazioni, come la Croce Rossa).
Se non ve la sentite di procedere con le manovre rianimatorie, chiamate qualcuno che possa farlo al vostro posto oppure rimanete accanto al bambino e restate in contatto con l’operatore del 118 che avrete già chiamato, aggiornandolo sullo stato del bambino.

Qui di seguito vi allego un utile poster riassuntivo, sia per il lattante che per il bambino, ed il link dove poterlo vedere e stampare.

 

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